FAQ

La Medicina Narrativa richiede più tempo?

Dipende. La fretta non è amica dell’ascolto e della narrazione, ma non bisogna credere che ogni incontro con approccio narrativo richieda tempi molto più lunghi di un normale colloquio. 

Un colloquio clinico condotto secondo l’approccio della Medicina Narrativa richiede innanzitutto ascolto attento del paziente. Ci vuole il tempo che serve. Il ché significa che ci saranno pazienti che ne richiedono di più e altri che ne richiedono di meno, narrazioni che vanno dritte al punto e silenzi da rispettare. Ciò detto, non dobbiamo dimenticare che il tempo di ascolto è da considerare a tutti gli effetti tempo di cura, lo ribadisce anche il codice deontologico. Inoltre prendersi il tempo, significa risparmiare tempo e risorse sul lungo termine.  
 noto che medici interrompono dopo circa 22 secondi (Marvel et al. , 1999), ma se lasciati parlare liberamente i pazienti si fermano da soli dopo circa 90 secondi (bibliografia).
La narrazione non deve oltrepassare i confini dati dall'obiettivo della cura e la disponibilità del curante ha delle necessità e dei vincoli da rispettare: contenere il paziente, rimandare ad altri momenti, organizzare le narrazioni  verso l'obiettivo condiviso è uno dei compiti e dei diritti del curante.